Bioedilizia si fonda su due principi: ecosostenibilità e biocompatibilità. Ecosostenibilità significa non creare danni all’ambiente in cui viviamo, evitando di inquinare, usando al meglio le risorse rinnovabili energia solare, del vento e del mare, riducendo al minimo il consumo delle risorse rinnovabili energia, acqua e minerali. Biocompatibilità significa non provocare danni alla salute umana, evitando materiali che emettono gas radioattivi o tossici, campi elettromagnetici, accumulo di microrganismi o batteri pericolosi.
BioHome Roma
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa usare materiali antichi come il legno, ma in forma moderna grazie alle recenti tecnologie. I legni strutturali permettono oggi di costruire edifici pluripiano, con ottime caratteristiche di isolamento termico e antisismicità, e con una velocità di costruzione molto maggiore di un edificio in cemento armato.
Bioedilizia si fonda su due principi: ecosostenibilità e biocompatibilità. Ecosostenibilità significa non creare danni all’ambiente in cui viviamo, evitando di inquinare, usando al meglio le risorse rinnovabili energia solare, del vento e del mare, riducendo al minimo il consumo delle risorse rinnovabili energia, acqua e minerali. Biocompatibilità significa non provocare danni alla salute umana, evitando materiali che emettono gas radioattivi o tossici, campi elettromagnetici, accumulo di microrganismi o batteri pericolosi.
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Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa usare materiali antichi come il legno, ma in forma moderna grazie alle recenti tecnologie. I legni strutturali permettono oggi di costruire edifici pluripiano, con ottime caratteristiche di isolamento termico e antisismicità, e con una velocità di costruzione molto maggiore di un edificio in cemento armato.
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Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa aumentare l’isolamento termico di un edificio in modo di ridurre il consumo di energia per riscaldarlo in inverno e raffrescarlo in estate. I materiali isolanti sono scelti tra quelli di origine naturale come sughero, fibre di legno e lana. Questi isolanti hanno la caratteristica di essere rinnovabili e di non emettere gas tossici, risultando contemporaneamente ecosostenibili e biocompatibili.
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Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa ottimizzare o sfruttamento dell’energia solare, progettando l’edificio con criteri di bioclimatica, avendo riguardo alla sua esposizione al sole, dotandolo di serre solari, pannelli fotovoltaici, collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa usare intelligentemente la risorsa acqua. Piccoli dispositivi da montare su rubinetti o sulle docce ne riducono il consumo senza pregiudicarne l’utilizzo, come i wc a doppio scarico. Le acque piovane possono essere accumulate per essere riutilizzate, e particolari impianti possono essere utilizzati per depurare l’acqua da bere da sostanze inquinanti oggi purtroppo presenti nell’acqua potabile a causa del diffuso inquinamento delle falde acquifere.
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa dotare l’edificio di impianti tecnologici di altissimo rendimento in modo da sfruttare al meglio l’energia necessaria al suo funzionamento. Pompe di calore e caldaie a condensazione, stufe e pellets, tetti verdi o tetti ventilati contribuiscono a ridurre la richiesta di energia, con notevoli risparmi economici nel tempo.
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Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa utilizzare finiture che non emettono gas tossici. Le vernici saranno di origine naturale, i parquet e le colle privi di formaldeide, le ceramiche antibatteriche o in grado di abbattere gli inquinanti interni grazie a particolari molecole fotocatalitiche, gli intonaci a base di calce naturale per garantire la traspirabilità delle murature.
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa aumentare l’isolamento termico di un edificio in modo di ridurre il consumo di energia per riscaldarlo in inverno e raffrescarlo in estate. I materiali isolanti sono scelti tra quelli di origine naturale come sughero, fibre di legno e lana. Questi isolanti hanno la caratteristica di essere rinnovabili e di non emettere gas tossici, risultando contemporaneamente ecosostenibili e biocompatibili.
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Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa ottimizzare o sfruttamento dell’energia solare, progettando l’edificio con criteri di bioclimatica, avendo riguardo alla sua esposizione al sole, dotandolo di serre solari, pannelli fotovoltaici, collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria.
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa usare intelligentemente la risorsa acqua. Piccoli dispositivi da montare su rubinetti o sulle docce ne riducono il consumo senza pregiudicarne l’utilizzo, come i wc a doppio scarico. Le acque piovane possono essere accumulate per essere riutilizzate, e particolari impianti possono essere utilizzati per depurare l’acqua da bere da sostanze inquinanti oggi purtroppo presenti nell’acqua potabile a causa del diffuso inquinamento delle falde acquifere.
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa dotare l’edificio di impianti tecnologici di altissimo rendimento in modo da sfruttare al meglio l’energia necessaria al suo funzionamento. Pompe di calore e caldaie a condensazione, stufe e pellets, tetti verdi o tetti ventilati contribuiscono a ridurre la richiesta di energia, con notevoli risparmi economici nel tempo.
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Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa utilizzare finiture che non emettono gas tossici. Le vernici saranno di origine naturale, i parquet e le colle privi di formaldeide, le ceramiche antibatteriche o in grado di abbattere gli inquinanti interni grazie a particolari molecole fotocatalitiche, gli intonaci a base di calce naturale per garantire la traspirabilità delle murature.
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa anche avere attenzione alle qualità dell’aria interna. L’isolamento termico di un edificio comporta la sua quasi totale sigillatura, e la conseguenza è che le sostanze inquinanti possono raggiungere concentrazioni pericolose. Usare materiali di origine naturale riduce di molto questo rischio, ma anche gli arredi devono seguire questa regola. Dovranno essere scelti rivestimenti in tessuti naturali, legni con trattamenti atossici, inesistenza di formaldeide negli incollaggi.
Costruire o ristrutturare in bioedilizia significa anche avere attenzione alle qualità dell’aria interna. L’isolamento termico di un edificio comporta la sua quasi totale sigillatura, e la conseguenza è che le sostanze inquinanti possono raggiungere concentrazioni pericolose. Usare materiali di origine naturale riduce di molto questo rischio, ma anche gli arredi devono seguire questa regola. Dovranno essere scelti rivestimenti in tessuti naturali, legni con trattamenti atossici, inesistenza di formaldeide negli incollaggi.