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Edilizia scolastica: rispetto delle norme antisismiche

Fondi stanziati dallo stato per l’edilizia scolastica

Con la Legge di Bilancio n. 232 del 2016, il Governo ha stanziato circa 1,058 miliardi per adeguamenti antisismici di edilizia scolastica da fruire nel triennio 2017/2019. Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è presente la lista dei comuni e degli edifici interessati da questi interventi, scelti in base a diversi parametri tra cui anche il rischio sismico del territorio che vede in cima alla classifica le Regioni Campania, Emilia Romagna e Calabria e per ultima la Valle d’Aosta.
Si tratta di un ampio progetto che permette di dare il via inizialmente a 1739 lavori di recupero e ripristino proprio grazie alle risorse stanziate e prelevate dal maxi fondo della Presidenza del Consiglio.

Adeguamenti per il rispetto delle norme antisismiche

Il finanziamento previsto dal Governo è destinato al settore dell’edilizia scolastica per lavori di adeguamento antisismico e per la costruzione di nuovi edifici dove il ripristino sismico risulti meno conveniente. La lista degli interventi eseguibili prevede quelli per l’ottenimento del certificato di agibilità, quelli per la messa in sicurezza di solai e controsoffitti, quelli per gli adeguamenti alla normativa antincendio in seguito a verifica statica e dinamica dell’edificio.

Edilizia scolastica e sicurezza degli edifici

La Protezione Civile, in collaborazione con le Regioni, ha previsto verifiche sismiche per le scuole ed interventi di adeguamento sulle strutture per ridurre i danni provocati da eventuali terremoti. Risalgono al 2003 la suddivisione dell’Italia in quattro zone contraddistinte da diversa pericolosità e l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 (20 marzo) che ha introdotto l’obbligo per gli enti proprietari di effettuare una verifica sismica sugli edifici strategici e su quelli rilevanti per finalità di protezione civile tra cui rientrano anche le scuole. E’ sempre dello stesso anno l’accensione del fondo, di 200 milioni di euro iniziali, per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri che oltre ad essere stato implementato nel 2004 e nel 2006 è stato di supporto a numerosi Comuni e Regioni per l’esecuzione di verifiche sismiche degli edifici scolastici non solo con fondi propri. Tutti gli interventi di edilizia scolastica e le migliorie apportate saranno riassunti e raccolti in una banca dati associata all’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica.

Programma per gli interventi di adeguamento sismico delle scuole

Sul sito del Miur sono indicati gli interventi autorizzati e finanziati con specificato Comune, Provincia, Regione, importo, annualità, nome dell’istituto, stato e descrizione dell’intervento. Gli interventi inerenti gli edifici scolastici pubblici devono obbligatoriamente riguardare l’adeguamento strutturale ed antisismico per carenze evidenziate da verifiche tecniche e per edifici in situazione grave ed elevato rischio sismico, in alternativa, la costruzione di edifici scolastici ex novo dove il recupero delle strutture esistenti risulta eccessivamente costoso.
A seguito del terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile del 2009 è stato emanato un decreto per dare maggiore spazio alla prevenzione sismica dove rientrano anche le scuole che giocano un ruolo fondamentale perchè sono compresi negli edifici con funzioni strategiche nei piani di emergenza di protezione civile.
Negli anni successivi si sono susseguite svariate leggi e dpcm che hanno definito termini, modalità di attuazione, attivazione e assegnazione del fondo.